GESTIONE ACQUA E SISTEMA IDRICO

Intervento del Direttore Confservizi Veneto Nicola Mazzonetto al M.A.S.TER. School 2010


L’intervento di Confservizi Veneto è ruotato attorno al tema del M.A.S.TE.R School 2010 sull‘”Innovazione creativa e mondi possibili, il Nord  come laboratorio della gestione creativa dei conflitti” .

La relazione di Nicola Mazzonetto, centrata sull’argomento VECCHI E NUOVI CONFLITTI NEL GOVERNO DELLE RISORSE COMUNI”, ha preso in esame le potenzialità e le criticità dell'”acqua e servizi idrici fra regolazione, gestione e opinione pubblica”.

All’evento, presentano da Giancarlo Corò e Andrea Marella, sono intervenuti Fabio Strazzabosco (Dirigente Servizio Sistema Idrico Integrato, Regione Veneto), Stefano Fracasso (vice-presidente Commissione Ambiente Consiglio Regionale del Veneto), Paolo Pellizzari (Assessore alle risorse idriche della Provincia di Vicenza), Giorgio Dal Negro (Presidente ANCI Veneto).

  1. TESI:
  2. I processi di innovazione che stanno caratterizzando le dinamiche dello sviluppo del territorio nell’era dell’economia della conoscenza non possono essere ridotte, oggi, solo a un problema di dimensione delle imprese e di qualità dei processi produttivi, nel senso solo economico e tecnologico del termine, ma devono essere più correttamente intesi in senso sistemico, come il risultato di un complesso processo di costruzione sociale dell’innovazione in cui il ruolo svolto dall’attore politico regolatore, a diversi livelli, va acquistando una rilevanza crescente.
  3. Si tratta di un processo di apprendimento cognitivo e istituzionale che richiede l’acquisizione di nuovi approcci e nuove metodologie, a cominciare dagli strumenti che permettono di implementare politiche innovative, adeguate ai diversi contesti locali e di valutarne correttamente gli effetti prodotti.
  4. Nell’era dell’economia globale emergono infatti nuovi tipi di conflitto, politicamente rilevanti, che costituiscono elementi costituivi delle società complesse, come i conflitti globale/locale, flussi/luoghi, che creano spaesamento e che, se non vogliono essere ridotti, in modo strumentale, a non meglio definite “politiche per la sicurezza”, richiedono una mediazione politica a partire da modalità di gestione del tutto nuove dei conflitti, in grado di ricostruire il senso di appartenenza alla comunità e il valore della Politica come progetto di sviluppo condiviso.
  5. Nel campo degli studi economici già da qualche tempo si sta facendo strada l’idea che lo sviluppo economico e sociale di un territorio sia strattamente collegato alla presenza di nuove professioni, in grado di applicare la creatività come “produzione di senso” in diversi ambiti, producendo nuovo valore in stretta relazione alla capacità di creare significati, esperienze, identità.
  6. Nel campo degli studi poliologici questa innovazione stenta ancora ad affermarsi. Se da una parte le teorie della governance cercano di introdurre la dimensione della rete mulitlivello e multi-attore nella regolazione dei conflitti, dall’altra la crisi della rappresentanza politica dei partiti tradizionali, e della classe politica più in generale, sottolinea come la legittimazione politica, di fatto, oggi non derivi più automaticamente dal ruolo politico istituzionale, ma debba essere piuttosto conquistata sul campo, attraverso la capacità di trovare modi innovativi e creativi di mediare e risolvere i nuovi tipi di conflitto emergenti.
  7. L’innovazione “di sistema” richiede perciò un forte investimento nella formazione di queste capacità che possono e devono essere apprese, ed è su questi aspetti che operano i percorsi fromativi proposti dal Master interateneo in Regolazione dello sviluppo locale e dalla Master School 2010.

INFO WEB: www.associazionemaster.it

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