Le aziende di Trasporto Pubblico incontrano l’Assessore Donazzan: 350 lavoratori in Cassa Integrazione

 

Le aziende di trasporto pubblico del Veneto comunicheranno allo Stato e alla Regione l’apertura dello stato di crisi l’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria per 350 dipendenti.

E’ quanto il direttore di Confservizi Veneto Nicola Mazzonetto, il presidente della commissione trasporti di Confservizi Valter Baruchello ed il presidente di Asstra Marcello Panettoni hanno ribadito oggi nel corso di un incontro con gli assessori veneti ai Trasporti e al Lavoro Renato Chisso ed Elena Donazzan.

“A fronte di un taglio del fondo TPL pari all’11% (28 milioni di euro) – esordisce Mazzonetto – e con la promessa della Regione di un ulteriore contributo di dieci milioni nel prossimo assestamento di bilancio le aziende hanno ipotizzato un risparmio di circa 14 milioni sul costo dei dipendenti ricorrendo alla cassa integrazione straordinaria. Stato e Regione dovrebbero farsi carico dell’80% delle retribuzioni dei lavoratori in Cigs (11-12 milioni di euro complessivi), rispettivamente nella misura del 60% e del 40%”.

“Le aziende di trasporto – prosegue il direttore di Confservizi Veneto – avvieranno trattative sia a livello nazionale che regionale con l’obiettivo di siglare un’intesa con le parti sociali. Ipotizziamo pesanti tagli agli organici. Si tratta di esuberi strutturali visto che non dobbiamo fare i conti con una crisi passeggera”.

“Purtroppo non abbiamo ricevuto alcuna assicurazione dagli amministratori regionali – fa sapere Valter Baruchello – l’assessore Donazzan ci ha riferito di non avere a disposizione risorse per far fronte a questa situazione straordinaria (la Regione dovrebbe concorrere alla Cigs per circa 4,5 milioni di euro). Non sarà in grado neppure di attingere denaro dal fondo sociale europeo per la formazione. Le aziende – aggiunge il presidente della commissione trasporti di Confservizi – non hanno comunque altra scelta. Qualora la cassa integrazione straordinaria non fosse approvata si passerebbe direttamente ai licenziamenti senza alcuna forma di accompagnamento alla pensione. L’assessore Donazzan ha assicurato che farà pressioni sul governo per ottenere quantomeno l’aumento delle addizionali sui carburanti e l’addizionale Irpef che garantirebbero risorse aggiuntive. Da parte nostra – conclude Baruchello – abbiamo ribadito la grande preoccupazione per il futuro di molti lavoratori i cui posti sono fortemente a rischio”.

Confservizi Veneto 2.0: confermato il trend di sviluppo. Superati i 9.000 accessi

Con una media mensile che si attesta sui 1.500 accessi unici, il “sito social 2.0” di Confservizi Veneto ha superato ieri quota 9.000 visite con un trend in costante crescita.

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Rassegna stampa lettera-documento congiunta di Confservizi Veneto e ANAV

Rassegna stampa a seguito della lettera-documento di Confservizi Veneto e ANAV all’Assessore regionale Renato Chisso sui tagli al Trasporto Pubblico Locale (clicca sulle immagini per aprire e scaricare gli articoli interi).

Tagli al Trasporto Pubblico Locale: lettera-documento di Confservizi Veneto e ANAV all’Assessore regionale Renato Chisso

Presidenti e Direttori delle Aziende di trasporto pubblico della regione Veneto, riuniti a Padova, nella sede di Confservizi Veneto hanno ulteriormente esaminato gli effetti e le conseguenze della riduzione delle risorse finanziarie derivate dall’approvazione del Bilancio Regionale.


Hanno convenuto congiuntamente ad Anav del Veneto di prendere atto che l’Assessore regionale

  • Nella riunione del 15 marzo u.s. ha ufficialmente comunicato che la riduzione delle risorse per il tpl relativa all’anno 2011 è pari a circa 28 milioni di euro ed ha prospettato che in sede di approvazione dell’assestamento di bilancio regionale saranno inseriti altri 10 milioni di Euro a favore del Tpl che andranno a sommarsi ai 255 milioni di Euro già stanziati con la legge finanziaria e di bilancio di previsione 2011 approvata lo scorso 2 marzo.
  • Che si vuole costituire un tavolo regionale tecnico per la definizione dei costi e dei ricavi standard e che i lavori devono essere completati al massimo entro il mese di ottobre 2011.
  • Che nel frattempo le aziende devono recuperare la diminuzione di trasferimenti attraverso due tipi di provvedimenti: al 50% tramite un aumento delle tariffe ed al 50% mediante una riduzione attenta e ponderata dei servizi e facendo particolare attenzione alla possibilità di riduzione dei costi di gestione interni.

Presidenti e Direttori delle Aziende Associate a Confservizi Veneto ed Anav Veneto evidenziano che

  • l’attuale taglio del fondo regionale per il Tpl è pari all’11%, pari ad Euro 28 milioni rispetto al 2009, mentre allo stato attuale la maggior parte delle Regioni italiane non hanno apportato alcun taglio ai contributi Tpl o indicando con chiarezza che alla copertura dei tagli doveva corrispondere un adeguato aumento tariffario.
  • in sede di approvazione dell’assestamento di bilancio regionale bisogna che siano stanziate risorse pari almeno a 30 (visto anche l’approvazione dell’emendamento al decreto sul federalismo fiscale) milioni di Euro in quanto dall’inizio dell’anno 2011 le aziende hanno subito aumenti a loro non imputabili, del 20% nei carburanti e di oltre il 40% nelle assicurazioni (solo per fare due esempi) e quindi la riduzione del fondo regionale risulta essere più gravosa di ciò che appare; è necessario pertanto che queste maggior risorse da reperire siano destinate a coprire questi maggiori costi, così come la quota di inflazione che si maturerà durante l’anno.
  • la riduzione del fondo regionale incide gravemente ed ulteriormente nei bilanci delle aziende, in quanto per almeno i primi 4-5 mesi dell’anno costi ed organizzazione dei servizi sono stati imputati ed erogati sulla base di valori dell’esercizio dell’anno precedente, per cui la riduzione delle risorse a regime sarà di almeno il 13-14%.
  • l’erogazione delle prime mensilità del fondo deve tenere conto di questo andamento gestionale delle aziende, e che in seguito si dovrà procedere all’erogazione dei fondi residui sulla base dei nuovi costi dei proventi standard e sulla base del reale dimensionamento del fondo regionale e dei servizi.
  • per recuperare il 50% della riduzione delle risorse messe a disposizione dalla Regione Veneto per il tpl nel 2011 si dovrà procedere ad una riduzione dei servizi su base annua di almeno un 10% del valore assoluto su base regionale e comunque proporzionale alla reale riduzione dei trasferimenti, la qual cosa comporterà un momentaneo esubero strutturale di personale viaggiante, e in parte dello stesso personale impiegatizio, stimato in circa 300/350 unità. Sulla base di queste necessità e considerazioni è pertanto necessario che la Regione proclami formalmente lo stato di crisi del settore e richieda, sulla base della normativa vigente e che disciplina questi istituti di tutela sociale, l’attivazione della cassa integrazione in deroga per il personale interessato.
  • eccessivi aumenti dei biglietti determinerebbero nei confronti degli utenti un aggravio dei costi difficilmente sostenibile e che le aziende di Tpl del Veneto hanno scarsissimi margini di ottimizzazione ed efficientamento, considerato che mediamente i ricavi degli attuali biglietti di viaggio coprono il 45% dei costi di gestione (10% in più rispetto alla previsione della Legge Burlando e 15% in più rispetto alla media nazionale). Si chiede pertanto che il recupero del 50% del taglio proposto attraverso maggiori proventi tariffari avvenga attraverso l’incremento medio della tariffa di corsa semplice, e relativo nuovo profilo delle varie forme di abbonamento, di circa il 10% sul costo medio del biglietto di tratta urbana, con un valore pertanto pari ad 1,30 €, ferma restando la possibilità per ogni singola amministrazione di determinare valori inferiori che dovranno però comportare una pari riduzione del fondo trasferito dalla Regione Veneto.

In particolare Anav evidenzia

  • l’oggettiva impossibilità per le aziende esercitanti fino a 500.000 Km/anno di essere intaccate dai tagli del servizio e/o del corrispettivo, così come permane la necessità di tenere in adeguata considerazione le particolari esigenze dei servizi del territorio bellunese e del Polesine.

Confservizi Veneto ed Anav rimangono a disposizione per collaborare con l’Assessorato regionale alla Mobilità mettendo a disposizione complessivamente quattro tecnici (direttori/dirigenti e non amministratori) di fiducia per studiare gli aspetti operativi conseguenti al taglio del fondo regionale e definire la nuova griglia dei costi e proventi standard che comunque non avrà effetti retroattivi nella sua applicazione.

Alluvione 2010: il Bando CCIAA Padova integra il finanziamento di Veneto Sviluppo per le imprese non agricole

Per sostenere le piccole e medie Imprese padovane dei settori artigianato, industria, commercio e servizi colpite dall’alluvione nel periodo 31.10.2010 – 2.11.2010 la Camera di Commercio di Padova eroga un contributo a fondo perduto ad integrazione del finanziamento agevolato messo a disposizione da Veneto Sviluppo Spa.

Garanzia Confidi

Si ricorda che le imprese possono beneficiare come ulteriore supporto a sostegno della concessione del finanziamento di Veneto Sviluppo della garanzia fornita dai Confidi operanti nella provincia di Padova.

Il contributo consiste in una somma pari al 5% del finanziamento erogato da Veneto Sviluppo Spa, con un minimo previsto di € 1.000.

Il contributo camerale verrà liquidato solo dopo la conferma dell’erogazione del finanziamento regionale agevolato e fino ad esaurimento del fondo disponibile (fissato in 900.000 €).

Chi può partecipare al bando

Possono presentare domanda le piccole e medie imprese dei settori artigianato, industria, commercio e servizi colpite dall’alluvione del 31 ottobre 2010 – 2 novembre 2010, che:

  • abbiano presentato domanda di finanziamento a Veneto Sviluppo Spa
  • risultino regolarmente iscritte, alla data di presentazione della domanda, al Registro Imprese della Camera di Commercio
  • siano in regola, alla stessa data, con i pagamenti del diritto annuale.

Come presentare la domanda

La domanda – redatta sull’apposito modulo allegato – deve essere presentata dal 21.3.2011 al 31.12.2011 tramite una delle seguenti modalità:

  • procedura telematica Contributi erogati dalle Camere di Commercio – CERC
  • posta elettronica certificata (PEC) in formato pdf/A firmata digitalmente all’indirizzo PEC:cciaa(at)pd.legalmail.camcom.it
  • raccomandata A.R. inviata all’indirizzo Camera di Commercio di Padova – Ufficio Promozione – Piazza insurrezione 1a – 35137 Padova
  • consegna diretta all’ufficio Protocollo della Camera di Commercio (Stanza 216 – 2° piano della sede camerale – Orari: lun-ven dalle 9.00 alle 12.30)

Alla domanda va allegato:

  • copia del modello di “Dichiarazione circa gli aiuti de-minimis già accordati” trasmesso a Veneto Sviluppo S.p.A
  • copia fotostatica di un documento d’identità del sottoscrittore, in corso di validità (nel caso di domanda redatta in formato cartaceo)

Modalità di assegnazione del contributo

Le domande saranno ammesse al contributo secondo:

  • l’ordine cronologico di arrivo alla Camera di Commercio in caso di consegna diretta all’ufficio Protocollo
  • l’ordine di spedizione in caso di trasmissione tramite PEC, procedura telematica o raccomandata A.R.

Il contributo sarà liquidato entro 60 gg dal ricevimento della dichiarazione dell’avvenuta erogazione del finanziamento agevolato di Veneto Sviluppo Spa.

A chi rivolgersi?

Ufficio Promozione

4° piano – stanza 405 – Lun-ven 9.00-12.30
Piazza Insurrezione 1a – 35137 Padova – Tel. 049.82.08.196 – Fax 049.82.08.172
E-mail promozione(at)pd.camcom.it

RASSEGNA STAMPA Confservizi Veneto

Settimana europea della Mobilità 2011

La “mobilità alternativa” sarà il tema della La Settimana europea della Mobilità 2011 si terrà tra il 16 e il 22 settembre in tutta Europa.

Nel 2010 sono state oltre 2.000 le città europee che hanno aderito alla manifestazione.

Sito ufficiale per le iscrizioni 2011:

www.mobilityweek.eu/registration

Confservizi Veneto invita le città venete a partecipare

Confservizi Veneto incontra l’Assessore regionale Renato Chisso. Deciso un Tavolo tecnico entro marzo

Dal governo centrale non arriveranno altre risorse per il trasporto pubblico.

Non si potrà fare conto sui 400 milioni di euro (di cui una quarantina destinati al Veneto) deliberati dalla Conferenza Stato-Regioni per il fondo Tpl nel dicembre scorso. L’ha ribadito l’assessore veneto ai trasporti Renato Chisso nel corso dell’incontro di ieri pomeriggio con i vertici di Confservizi Veneto, l’associazione regionale che rappresenta tutte le aziende del trasporto pubblico, e i rappresentanti delle sette Province e dei sette Comuni capoluogo.

Chisso ha fornito le cifre sulle effettive disponibilità del fondo: per il trasporto su gomma figurano a bilancio 244 milioni di euro (28 in meno rispetto all’esercizio 2010). In sede di assestamento l’esecutivo rimpinguerà il fondo con altri 10 milioni. Quindi il taglio effettivo si aggirerebbe sui 18 milioni di euro. L’assessore ha ribadito la necessità di procedere ad un aumento delle tariffe, in particolare per i turisti, e al taglio di linee non ottimali, ovvero quelle domenicali ed iperservite.

La Regione fornirà linee di indirizzo su tagli ed aumenti del costo dei biglietti. Non viene escluso il ricorso allo stato di crisi per ottenere la cassa integrazione straordinaria.

“Siamo già nelle condizioni di richiedere lo stato di crisi – ha dichiarato il presidente di Confservizi Veneto Lamberto Toscani – perché può servire a ridurre l’entità dei tagli fino alla soglia del 5%. Le aziende stanno già sopportando aumenti indesiderati del 20% per il gasolio e del 30% per le assicurazioni. Trovandoci a marzo avremo comunque un taglio superiore al 10%, in quanto spalmato su nove mesi. Non basterà alle nostre associate il blocco del turn over. Gli ammortizzatori sociali ci consentiranno di non licenziare affrontando l’emergenza senza lotte sindacali”.

“Un taglio del 10% da ridurre con ulteriori contrazioni della spesa – ha aggiunto Valter Baruchello, presidente della commissione trasporti di Confservizi – diventa veramente impossibile senza azioni pesanti”.

Tutti gli amministratori comunali hanno chiesto alla Regione uno sforzo maggiore rispetto ai dieci milioni ipotizzati nel prossimo assestamento di bilancio. Non escludendo l’avvio di ulteriori iniziative a livello nazionale per recuperare altre risorse a vantaggio del trasporto pubblico locale. L’assessore Chisso ha rinviato ogni ulteriore ragionamento al tavolo tecnico, previsto per fine mese, in cui stabilire l’esatta ripartizione dei fondi tra le diverse aziende e definire in maniera calibrata gli aumenti di biglietti e abbonamenti.

RASSEGNA STAMPA